Difficoltà scolastiche in Adolescenza


Le difficoltà scolastiche in adolescenza spesso sono un utile segnale di difficoltà psicologiche sottostanti. Possono essere, cioè, la via attraverso cui si manifestano delle difficoltà psicologiche adolescenziali.

Situazioni quali:

possono rappresentare un utile segnale per cogliere un sottostante stato di disagio del ragazzo.

Di solito i genitori possono cogliere qualche segnale di disagio che si manifesta a casa:

Tutti questi segnali sono sicuramente legati ad importanti aspetti psicologici della crescita, della vita emotiva, delle relazioni importanti di un ragazzo, della sua famiglia e della scuola.

Questi delicati processi solitamente vanno incontro a delle crisi fisiologiche, che tendono ad esaurirsi spontaneamente.

D’altra parte, l’adolescenza è un’età di crisi, turbolenta per antonomasia.

Talvolta però queste crisi diventano particolarmente lunghe, tendono a non risolversi, o assumono un peso eccessivo che rischia di mettere in difficoltà il ragazzo, la famiglia o, più spesso, entrambi. In queste situazioni, non è la scuola ad essere il problema: la scuola è il posto dove le difficoltà di quell’adolescente si stanno scatenando.

La scuola ci mostra che c’è qualcosa che non va.

[Nel video parlo della differenza fra il comune odio adolescenziale per la scuola e le situazioni in cui mostra un adolescente in difficoltà.][Video con sottotitoli.]

La crescita

Il compito più grande di un adolescente è la crescita. Tutto quello che accade in questa età delicata tocca il tema della crescita e come viene vissuto.

Un ragazzo si chiede  se ha quello che ci vuole per essere grande.

Lo fa sopratutto fra sé e sé: non ne parla volentieri, è una cosa delicata, soprattutto se sente che in lui c’è qualcosa che non va.

La capacità di avere fiducia di poter crescere è la misura dell’autostima in adolescenza.

Non a caso, la vergogna è un sentimento molto presente in questa età; continuamente l’adolescente si domanda se ce la può fare.

La vergogna può essere così forte da diventare tutt’altro rispetto ad un’emozione spiacevole ma normale. Può essere il motore che spinge un adolescente a ritirarsi dal mondo sociale ed affettivo (entrare in hikikomori), limitando sempre di più le relazioni con gli altri.

Le relazioni con gli altri possono diventare una fonte di una profonda sofferenza in quanto gli restituiscono un’immagine fallimentare di sé:

“Non sono bravo, competente e forte come vorrei. Gli altri sì.”

Tenendo presente tutto questo, un insuccesso scolastico in adolescenza assume un significato più chiaro:

  • se il ragazzo non si sente abbastanza capace, abbastanza forte, le difficoltà della scuola possono mettergli addosso un peso ulteriore, e rafforzare la sua sensazione di essere meno bravo degli altri. L’adolescente, cioè, può leggere nella scuola il messaggio “tu non vali nulla, e non sei in grado di fare nulla“.
  • Un ragazzo, se si trova in difficoltà, può anche essere talmente preso dalle proprie preoccupazioni da non avere più risorse da dedicare alla scuola. Lui stesso può essere sorpreso di avere la testa altrove, e di solito non sa dire cosa ci sia che non va.

Quando le difficoltà scolastiche in adolescenza assumono queste caratteristiche è utile pensare che il problema non sia una questione di metodo di studio o di eventuale cambio della scuola.

Il problema sono le risorse che l’adolescente sente di avere per affrontare le prove importanti della sua età. Scuola compresa.

Come mi occupo delle difficoltà scolastiche in adolescenza?

In studio e online (via Zoom).

Dott. Matteo Albertinelli, psicologo dell’adolescenza a Padova e via Skype.

Quando una situazione di difficoltà scolastica in adolescenza suggerisce ai genitori che ci potrebbero essere dei problemi che vanno al di là della scuola, i genitori vengono colti da una forte preoccupazione, una preoccupazione che li spinge a cercare delle soluzioni.

È in questa situazione, solitamente, che decidono di rivolgersi allo psicologo come professionista che può aiutarli a comprendere più chiaramente cosa stia succedendo e limitare la sofferenza del ragazzo e di tutta la famiglia.

Allo scopo di comprendere quali siano le problematiche sottostanti, è necessaria una valutazione della situazione con i genitori ed il ragazzo, assieme o separatamente, in base a cosa il caso suggerisce di fare.

Arrivati ad identificare la problematica, propongo, quando è utile, un trattamento con lo scopo di permettere la ripresa del normale percorso di crescita dell’adolescente, turbato da una crisi o da difficoltà più strutturate.

Mi occupo di questo processo sia nel mio studio di Limena (Padova), sia online attraverso Skype, valutando di situazione in situazione quale sia l’approccio preferibile sulla base delle caratteristiche del caso.

Lo scopo è di permettere all’adolescente di stare bene; per lui significa ritrovare la sicurezza di potercela fare.

La possibilità di avere un contatto sereno col mondo della scuola e della famiglia è una conseguenza della salute dell’adolescente.

Perché questo sia possibile è necessario trovare un approccio specifico, che permetta di superare le iniziali preoccupazioni e il desiderio di essere lasciato in pace, così frequente nell’adolescente in difficoltà e che ci ricorda quanto la situazione sia avvertita dal ragazzo come qualcosa di delicato.

Ho descritto più in dettaglio come si svolge la psicoterapia dell’adolescente.

Quello che posso fare come psicologo dell’adolescente è aiutare tutta la famiglia a partire da una situazione di sofferenza per trasformarla in un’occasione per aiutare l’adolescente a crescere.