Fobia Sociale

Fobia Sociale – Terapia Psicologica a Padova e online (Zoom)

Cos’è la fobia sociale

Si parla di fobia sociale quando una persona soffre di sintomi ansiosi che nascono durante un’interazione sociale o anticipandola. Si tratta di una forma di sofferenza psicologica che tende ad invadere vaste aree della vita e che tende ad essere cronica (cioè a non scomparire spontaneamente).

La terapia della fobia sociale, però, deve tenere soprattutto in considerazione le emozioni provate dalla persona che ne soffre. Queste emozioni negative sono all’origine dell’ansia e sono l’elemento della fobia sociale che influisce in modo più negativo sulla qualità della propria vita.

Capiamo meglio perché.

Ansia in situazione sociale

Sintomi dell’ansia sociale

Una persona che soffre di fobia sociale vive un sentimento di paura e la sensazione psico-fisica dell’ansia, percependole come sproporzionate alle situazioni in cui si presentano.

L’ansia si presenta

  • In una forma anticipatoria: ci si sente spaventati da quello che avverrà in una certa situazione di interazione sociale.
  • Durante l’interazione sociale: la situazione di interazione viene avvertita come qualcosa di spiacevole, difficile e pericoloso.

L’ansia è per propria natura un fenomeno profondamente spiacevole e porta con sé la sensazione di dover fare di tutto per evitarlo. Per questo motivo, la fobia sociale porta a sviluppare dei comportamenti protettivi, come evitare il contatto, ripassare un discorso prima di parlare, non rispondere al telefono, etc…

Si tratta di strategie inconsapevoli messe in atto per evitare un’interazione sociale che ci si aspetta farebbe nascere sensazioni come un’ansia più intensa, senso di inadeguatezza o giudizio negativo degli altri.

In chi cerca una terapia per la fobia sociale, liberarsi dall’ansia è una forte motivazione, soprattutto perché è dolorosamente consapevole che si tratta di un’ansia che non è giustificata da quello che avviene attorno a sé (ma da quello che avviene dentro di sé).

Provare ansia significa essere esposti con continuità a:

  • Palpitazioni
  • Dolore al petto
  • Paura
  • Sudorazione eccessiva improvvisa
  • Nervosismo
  • Confusione, sensazione di testa vuota
  • Sensazione di distacco dalla realtà o da se stessi
  • Tensione muscolare
  • Fiato corto o difficoltà a
  • Tremori
  • Disturbi gastrointestinali
  • Mal di testa

Chiaramente, ciascuno è interessato solo da alcuni di questi sintomi.

Quando e come

Nella maggior parte dei casi, una persona che soffre di fobia sociale prova sintomi ansiosi in molte situazioni sociali diverse. È possibile, anche se più raro, che la fobia si presenti solo in alcune situazioni sociali.

Segnalo quella che mi sembra la cosa più importante, ancora più di vedere quali sono le situazioni caratteristiche in cui si presenta la fobia sociale.

Le interazioni sociali sono una parte importante della vita di tutti i giorni: dato che la fobia sociale influisce negativamente sulla possibilità di avere delle serene interazioni sociali, il suo impatto sulla qualità globale di vita di chi ne soffre è molto forte.

Questo significa che possono risentirne il lavoro o la scuola, la vita sentimentale, i rapporti amicali, la possibilità di approfondire interessi, partecipare alla vita dei gruppi insociali importanti per la crescita di ciascuno.

Si tratta delle aree su cui una persona costruisce la propria identità, cose a cui fa riferimento quando si chiede:

Quanto sono contento di quello che sono?

Tipicamente chi soffre di fobia sociale sviluppa con regolarità una forte ansia durante un’interazione sociale in cui:

  • è al centro dell’attenzione o viene guardato mentre sta facendo qualcosa
  • viene presentato a uno sconosciuto
  • ha spesso paura di fare brutta figura
  • anticipa di dover passare del tempo con altre persone
  • deve inserirsi in un gruppo
  • incontra una persona autorevole
  • deve parlare in una situazione formale o pubblica
  • deve parlare con altre persone
  • viene criticato
  • incontra lo sguardo di un’altra persona
  • ha un appuntamento romantico
  • deve chiamare al telefono
  • entra in una stanza dove ci sono altre persone
  • deve utilizzare un bagno pubblico
  • deve interagire con continuità con altre persone in un ambiente di lavoro/di studio
  • deve sostenere colloqui di lavoro/esami/interrogazioni

Come ho già detto, quest’ansia arriva anche prima di queste situazioni: ci si sente in ansia perché si sa che fra poco bisognerà parlare con qualcuno, che domani ci sarà una riunione al lavoro o che partecipando ad un incontro si verrà presentati a qualche sconosciuto con cui bisognerà interagire.

L’esperienza passata fa sì che si tenda ad evitare il più possibile di mettersi in situazioni avvertite come spaventose e quindi ad evitare il più possibile le attività che prevedono l’interazione con altri.

Sotto all’ansia: il problema centrale della Fobia Sociale

Perché vengono evitate queste situazioni?

Per evitare l’ansia? L’ansia, in realtà, tende a svolgere una funzione soprattutto autoprotettiva: allontanando da eventi dolorosi, l’ansia evita dei problemi che non si sente di poter gestire.

Chi soffre di fobia sociale teme soprattutto di trovarsi in situazioni in cui possa emergere la propria inadeguatezza.

Si avvertono le critiche come esperienze umilianti e ci si sente mortificati quando non si è in grado di far emergere la propria posizione.

Ci si aspetta di essere presi sotto gamba e che gli altri non siano interessati a quello che si ha da dire.

Chi soffre di fobia sociale non riesce a prendere contatto con questa dolorosa immagine di sé. La mente di chi soffre di fobia sociale ritiene che l’ansia sia preferibile piuttosto che trovarsi in una situazione umiliante. È un processo di autoprotezione che entra in funzione in automatico; è come se la mente di una persona decidesse:

Meglio sopportare l’ansia, che è dolorosa, perché mi tiene lontana da una situazione in cui penserei che non valgo nulla. Sarebbe una cosa umiliante, paralizzante e dolorosa in modo insopportabile.”

Le situazioni in cui si incontrano gli altri sono spaventose perché si ha:

  • paura di una situazione in cui si riceve un giudizio su di sé (e, per primi, ci si giudica)
  • paura di una situazione in cui ci si potrebbe mettere in imbarazzo
  • paura di mostrarsi deboli perché gli altri noterebbero i segni dell’ansia (arrossimenti, sudore, tremori, voce incerta)
  • paura di mostrarsi stupidi
  • paura che la propria inadeguatezza farà fallire/perdere il lavoro/compromettere i rapporti con una persona

La conclusione? Più che dagli altri, chi soffre di fobia sociale è spaventato dalla propria opinione su di sé.

Questa dieta di sentimenti dolorosi tende a far sì che si diventi particolarmente guardinghi nei confronti degli altri e si crea un circolo vizioso: allontanandosi dagli altri, diventa sempre più difficile avvicinarsi a loro.

Si crea una situazione paradossale.

Il paradosso della fobia sociale

Chi, stufo degli effetti negativi che ha sulla propria vita, cerca una terapia della fobia sociale si trova ad affrontare una paradosso.

Si ritira dagli altri e spesso le altre persone tendono a percepire questo ritiro come se fosse una scelta.

Gli altri iniziano a farsi l’idea di avere davanti una persona fredda o timida o inibita o burbera o poco socievole.

In realtà, chi soffre di fobia sociale spesso desidera molto intensamente di potersi avvicinare agli altri.

…Bisogna poter scegliere, almeno!

Chi soffre di fobia sociale non ha la libertà di poter scegliere se stare o meno con gli altri: non riesce a farlo.

Sentire di essere tagliati fuori dal mondo sociale produce dei forti sentimenti negativi.

Un rapporto sereno con gli altri è lo specchio di un rapporto sereno con se stessi.

Chi soffre di fobia sociale vuole soprattutto sentire di avere diritto di accesso al rapporto con gli altri.

Anche io me lo merito”.

Anche io posso piacere.”

Anche io valgo.”

Accedere al contatto con gli altri diventa fondamentale per potersi sentire così.

Questo perché il problema centrale della fobia sociale riguarda chi la vive, non gli altri: senso di mortificazione, scarsa considerazione di sé, sfiducia che vengono rivissute violentemente ad ogni incontro con gli altri.

Liberarsene.

Terapia della Fobia Sociale a Padova e online (via Zoom)

Dott. Matteo Albertinelli Psicologo e Psicoterapeuta

Io sono psicologo, quindi parlerò della terapia psicologica della fobia sociale.

Dico però due parole sulla farmacoterapia, anche perché sono i pazienti a pensarci, spesso con paura. I farmaci per ridurre e controllare l’ansia possono essere un fondamentale sostegno e consentire di trovare sollievo in molte situazioni.

La terapia della fobia sociale, però, è essenzialmente la psicoterapia.

la psicoterapia è una situazione relazionale sicura in cui diventa possibile fare delle prove.

Con lo psicologo psicoterapeuta si esplorano l’ansia e le emozioni collegati alle interazioni sociali spaventose.

Si mettono le cose in ordine: capire intimamente da cosa si è spaventati permette prima di tutto di capire da cosa si sta scappando.

Ci si prepara ad affrontare il mondo: si capisce quali situazioni si riusciranno a gestire e quelle che rischiano di dimostrarsi delle prove insuperabili.

Soprattutto, si prende dimestichezza con se stessi. La psicoterapia è la situazione dove iniziare a recuperare la fiducia di essere delle persone di valore. Si recupera l’autostima.

Come proponevo più su, un rapporto sereno con se stessi è la base su cui costruire un rapporto sereno con gli altri.

Lo scopo è interrompere quel circolo vizioso che fa sì che pensando che ti dimostrerai incapace finirai per minare le tue possibilità di muoverti con disinvoltura in una situazione sociale, finendo per sentirti, una volta arrivata quell’occasione sociale, un incapace.

Man mano che viene acquisito il senso di sicurezza personale, si crea il desiderio di sperimentare le nuove acquisizioni fuori dallo studio dello psicoterapeuta: ci si sente più sicuri di poter affrontare cose che prima sarebbero state terrorizzanti.

L’esperienza con adolescenti, giovani ed adulti che vivono situazioni di inibizione, ritiro e fobia sociale mi fa dire che chi soffre di difficoltà psicologiche in questa sfera può trarre forti benefici dalla psicoterapia: si sente per primi di averne bisogno, di volere di più dalla propria vita, e la motivazione è una forza fondamentale per il cambiamento.

Perché la psicoterapia online via Zoom

Un’ultima nota, ma particolarmente importante.

La terapia della fobia sociale ha la particolarità di riguardare le problematiche del contatto fra persone.

Accedere alla psicoterapia può essere problematico perché, chiaramente, è una situazione che prevede un contatto personale non banale.

In queste situazioni, Zoom può essere d’aiuto.
Zoom può avere la funzione di:

  • raggiungere uno psicologo da cui si è fisicamente distanti
  • raggiungere lo psicologo che si sceglie per sé
  • sentirsi più sicuri nel contatto con lo psicologo

La fobia sociale può rendere difficile anche l’approccio con un professionista che razionalmente si sa essere lì per te, formato e pronto ad accogliere le tue difficoltà, ma che emotivamente può essere percepito come un’altra fonte di angoscia.

Alcune persone trovano che la mediazione di Zoom (o, in alcune situazioni, del telefono)  renda più affrontabile l’incontro.

La distanza fisica, la sicurezza dell’ambiente domestico e il maggiore controllo modalità di contatto rendono la terapia online un utile strumento per iniziare ad affrontare le proprie difficoltà

Darsi obiettivi affrontabili, iniziando a trattare se stessi con indulgenza, è fondamentale, e Zoom può aiutare (anche chi sta a pochi passi da mio studio: è proprio questo il punto.)

L’importante è approfittare di quel momento in cui si inizia a pensare poter provare a stare meglio: è un ottimo momento per iniziare.