Sostegno alla genitorialità per genitori di adolescenti a Padova e Online

Sostegno alla genitorialità per genitori di adolescenti a Padova e Online

I genitori, nella maggior parte dei casi hanno tutte le risorse di cui hanno bisogno per avere un rapporto positivo con i propri figli.

Talvolta, però, incappano in situazioni che finiscono per non consentire loro di accedere a tutte le risorse che avrebbero a disposizione. Questi sono casi in cui viene meno l’abituale capacità di reagire ed educare, e i genitori si trovano allarmati, impanicati, arrabbiati, assorbiti dal tentativo di essere autorevoli.

Nonostante spesso le condizioni che portano ad una crisi dell’equilibrio del rapporto con un figlio si costruiscono lentamente (e nascostamente) negli anni, spesso ci sono episodi specifici ad innescare una crisi.

[La comunicazione adulto-adolescente][Video con sottotitoli]

Una crisi che ha due facce: la crisi del rapporto con il figlio e la crisi della propria identità di genitore. Ci si trova, insomma, a non saper bene come fare e a sentirsi, come se non bastasse, mortificati nel proprio ruolo di genitore.

A queste difficoltà spesso si aggiunge una situazione sociale di isolamento e spaesamento (nonni distanti, lunghe giornate lavorative, insicurezza rispetto alla gestione delle tecnologie con cui crescono i figli) che contribuisce a rinforzare la percezione di poter contare solo sulle proprie forze.

I percorsi di sostegno alla genitorialità nascono proprio per restituire ai genitori l’accesso alle loro capacità di essere madre e padre.

Cosa accade nel sostegno alla genitorialità

Se ho iniziato parlando delle risorse che ciascun genitore è capace di metter in campo è perché l’idea di cercare un sostegno alla genitorialità si accompagna spessissimo ad una certa dose di dispiacere e vergogna.

La scelta di cercare un sostegno richiede già di per sé il superamento di una prova: mettersi in discussione.

In un certo senso, sono i figli stessi i primi a chiedere che i genitori si mettano in discussione.

Ci sono situazioni di difficoltà adolescenziale che si delineano negli anni: isolamento, determinato rifiuto della comunicazione con i genitori, forte rabbiosità contro i genitori possono apparire in un primo momento come forme esasperate di comuni tratti adolescenziali.

Ad un certo punto, però ci si rende conto che i litigi e i contrasti sono così frequenti che praticamente non si parla più normalmente o che il ragazzo è diventato così chiuso da non riuscire ad aiutarlo in nessun modo.

Dopo numerosi tentativi non si sa più cosa fare.

Ad esempio,

Ci sono adolescenti che sembrano soffrire perché sembrano particolarmente in difficoltà quando si tratta di creare dei rapporti con gli altri. Non capita di rado che, quando si propone loro di parlare (anche con uno psicologo) o, peggio, di uscire con dei coetanei, ci si trovi davanti ad un muro: “Io sto benissimo così. Tu che problemi hai? Vai a farti vedere.”

Altre delle crisi della genitorialità sembrano prendere il via da eventi più specifici (anche se, spesso, si scopre che questi eventi eccezionali hanno radici più profonde di quanto si potesse immaginare).

Il movimento può partire, ancora una volta, da figli che fanno qualcosa di inaspettato, come abbandonare la scuola o avere una reazione particolarmente violenta contro un genitore (spesso la madre).

Altre volte è la storia della vita della famiglia che incontra un evento particolarmente impegnativo, come una separazione o un lutto, un trasferimento o un alta modificazione rispetto alla vita abituale.

Rientra fra questi casi la gestione di un figlio che presenti problematiche significative, psicologiche o mediche: la questione è che i genitori si trovano a gestire qualcosa che richiede un’attenzione specifica e intensiva da parte loro.

Ad esempio,

È molto frequente che i genitori che si separano temano di danneggiare i figli.

Questa paura, che ha sicuramente un suo senso nel riconoscimento dell’impegno emotivo che anche la più aconflittuale delle separazioni comporta, rischia però di rendere perfino più difficile il percorso di separazione. Per i genitori, che risentono del rapporto usurato e dei figli che sono sottoposti più a lungo ad una fase di conflittualità e incertezza.

Proprio il protrarsi della condizione di indecisione e provvisorietà che fa parte di ciascuna separazione rischia di produrre un circolo vizioso: se ci separiamo facciamo male a nostro figlio; allora attendiamo, ma non sappiamo in che direzione andrà la nostra relazione; questa incertezza nostro figlio la percepisce e ne soffre; forse dovremmo decidere, ma se ci separiamo gli facciamo male…

Come abbiamo visto, quando un genitore sceglie di impegnarsi a risolvere una di queste situazioni, lo fa mettendosi in discussione.

“Come dobbiamo cambiare, in modo che cambi il rapporto con nostro figlio?”

Specificità del supporto genitoriale a genitori di adolescenti

Le situazioni che più frequentemente portano i genitori di un adolescente a cercare supporto sono tre:

  • 🔹 ricevere un sostegno parallelo ad un trattamento psicologico di un adolescente con difficoltà emotive. In questa situazione, i genitori si trovano ad aver maturato la consapevolezza di dover apprendere un nuovo modo di pensare a loro figlio e di dialogare con lui, per limitarne la sofferenza e riuscire ad affrontare comportamenti che destano la loro preoccupazione (es: isolamento, abbandono scolastico, uso intensivo di cellulare e videogiochi, comportamenti violenti nei loro confronti…);

  • 🔹 sono altrettanto frequenti le situazioni in cui la preoccupazione nasce da un comportamento del ragazzo, ma il ragazzo rifiuta un trattamento psicologico o non è (al momento) compatibile con il trattamento psicologico [qui ho scritto più nello specifico dell’adolescente che non vuole andare dallo psicologo]. In molte di questi casi ha senso guardare alla questione come ad una richiesta indiretta dell’adolescente: “io non ce la faccio, occupatevene voi.”;

  • 🔹 ci sono casi, poi, in cui non sembrano esserci urgenze immediate, ma i genitori avvertono insicurezza, disagio, conflittualità rispetto alle decisioni da prendere o preoccupazione per il futuro del figlio. Si tratta cioè di situazioni in cui sono i genitori stessi a sentire l’esplicito bisogno di cambiare per risolvere questi stati spiacevoli. (Qui ho parlato di ansia materna, ad esempio),

Pur partendo da situazioni diverse, tutti gli interventi sulla genitorialità passano per alcuni punti fissi.

In cosa consiste un percorso di sostegno alla genitorialità

I percorsi di sostegno alla genitorialità riguardano, in un certo senso, una spaccatura fra genitori e figlio. Può essersi interrotto il dialogo: il figlio in questione non li ascolta, non necessariamente per comportarsi “male”, ma sicuramente niente di quello che dicono i genitori sembra avere effetto su di lui. In altre situazioni, in modo forse più sottile ma non meno spiazzante, i genitori avvertono che c’è qualcosa di quello che fa, che a loro sfugge. Formalmente non c’è la certezza che ci sia qualcosa che non funziona, ma hanno la sensazione che qualcosa non stia andando come deve.

Si crea un’incomunicabilità fra generazioni; non necessariamente sul piano verbale (anche se spesso questo accade), ma sicuramente su quello affettivo.

Dentro ai genitori esiste un’immagine del figlio in cui il ragazzo non si ritrova. Questo non ritrovarsi, fa sì che il figlio pretenda di essere visto proprio negli aspetti di sé su cui si sente trascurato.

L’effetto concreto di questa condizione è quello che quei ragazzi che sembrano cocciuti, irragionevoli, cattivi o tristi sono ragazzi che, senza rendersene conto, continuano a riproporre in famiglia il loro problema.

Nelle situazioni di conflitto e interruzione della comunicazione, cioè, è come se il ragazzo dicesse:

No, non vedete che mi trattate sempre allo stesso modo? Io ho bisogno di altro.”

E questo continua ad accadere (e ad usurare i genitori)… fino a che non iniziano a mettersi in discussione, pensando di aver sbagliato qualcosa o di avere delle colpe.

Anche questo è l’effetto del rapporto con l’adolescente in difficoltà. L’adolescente chiede di sentirsi in difficoltà perché è lui ad esserlo.

Il percorso di sostegno alla genitorialità consiste proprio nel levare gli ostacoli che impediscono ai genitori di mettersi nei panni del ragazzo. Consiste nel riorganizzare il proprio spazio mentale e riposizionare, al suo interno, un figlio che è cambiato. Consiste, soprattutto, nell’affrontare le paure e i dolori che rendono difficile svolgere da soli questo lavoro.

Non è una questione di appuntarsi le parole giuste o di trovare la soluzione educativa corretta. Questo i genitori di solito lo sanno fare benissimo in autonomia, man mano che trovano l’assetto mentale più adatto a rimetterli in comunicazione con i figli.

[…e anche fra di loro. Non è raro, infatti, che queste spaccature fra genitori e figli finiscano per creare delle spaccature all’interno della coppia. Questa doppia spaccatura è, chiaramente, un tratto importante nelle coppie di genitori che valutano o intraprendono la separazione.]

Sostegno alla genitorialità a Padova e Online – Dott. Matteo Albertinelli

Dott. Matteo Albertinelli. Psicologo e Psicoterapeuta.

Mettersi in discussione è complicato e faticoso. Ha senso se questa fatica viene ricompensata dalla soddisfazione di sentire che cercando sostegno si fa qualcosa per superare delle difficoltà, certo, ma anche per crescere come persone.

Lo scopo è quello di aiutare i genitori ad essere genitori a modo loro, comunicando ai figli le cose che loro ritengono importanti.

Ricevere sostegno alla propria funzione genitoriale consiste proprio in questo.

Mi occupo nello specifico di genitori di adolescenti perché gli adolescenti e gli adulti sono le fasce d’età con cui lavoro abitualmente. Mi occupo, cioè, di quello che conosco.

Direi che la mia formazione di psicologo e psicoterapeuta psicoanalitico individuale e di gruppo mi ha fatto capire come la nostra mente non sia solo qualcosa che sta dentro di noi, ma anche nelle persone che abbiamo attorno. Questo, per le persone importanti come il partner o i figli, vale doppio.

Quando si sente che la propria identità di genitore è in crisi, l’idea che anche nel conflitto il legame genitore-figlio esiste ed è un pezzo fondamentale della propria mente e di quella del figlio può essere un grande conforto. Per quanto questa conflittualità sia accesa o la distanza da lui possa sembrare grande, quello che fa è anche rivolto ai genitori. E quello che fanno i genitori non può prescindere da quello che si aspettano da lui e sperano da lui.

Che sia nello studio di Limena (Padova) o Online, lavorare con i genitori vuol dire riconoscere il dialogo che esiste fra le menti di genitori e figli e contribuire a dargli una forma più dolce.

(Una nota importante: qui parlo soprattutto di coppie di genitori, ma le famiglie monogenitoriali non sono certo escluse. Anzi.)

Lavoriamo insieme sulla tua famiglia?