Dipendenza da Fortnite: sintomi (in adolescenza)

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Fortnite è uno dei videogiochi di maggior successo degli ultimi anni e si è guadagnato una certa fama

  • da un lato perché si tratta di un prodotto di grande successo
  • e dall’altro lato anche per il fatto che alcune sue caratteristiche sono studiate appositamente per tenere il giocatore incollato allo schermo per quanto più tempo possibile.

La diffusione del gioco e queste sue caratteristiche fanno sì che spesso alcuni genitori si trovino a chiedersi che cos’è che abbia senso considerare un forte attaccamento ad un videogioco come Fortnite e cosa invece abbia senso considerare una forma di dipendenza da videogiochi.
Il punto di partenza per capire se ci si trova davanti ad un fenomeno assimilabile ad una dipendenza è sicuramente il fatto che l’adolescente passi una quantità molto significativa di tempo all’interno del gioco

  • di giorno,
  • spesso di notte
  • e sempre più spesso.


L’adolescente, cioè, passa all’interno del gioco una quantità di tempo che tende via via ad aumentare.

Questo tende ad avere delle ricadute sulle attività diversa dal giocare, dalla scuola alle uscite con i coetanei, in un’ottica del restringimento degli interessi del ragazzo, che si focalizzano via via verso il giocare.

Fortnite diventa cioè il centro dei suoi interessi.

Sintomi di Dipendenza da Fortnite. Perché?

Il fatto che Fortnite preveda

  • da un lato delle partite che prese singolarmente sono piuttosto rapide e in cui molte variabili sono determinate casualmente
  • e dall’altro preveda anche la possibilità di entrare in contatto con altri giocatori con cui collaborare

sono alcuni degli elementi che portano un adolescente a investirci sempre più tempo.

Cioè, in questi aspetti è rappresentato

  • sia una sorta di aspetto meccanico simile a quello del gioco d’azzardo che prevede il fatto di sentirsi ora più vicini ora più lontani dalla vittoria
  • allo stesso tempo, però, c’è anche la possibilità di trovare attraverso il gioco una comunità a cui l’adolescente possa sentire di appartenere con soddisfazione.

Quello che diventa evidente nelle situazioni che assomigliano ad una condizione di dipendenza, ad ogni modo, diventa evidente il fatto che il gioco rappresenta uno dei maggiori interessi (se non l’unico) dell’adolescente e che quello che accade nel gioco e rispetto al gioco ha un’influenza significativa sul suo modo di vivere e anche sul suo umore.

Per citare una delle emozioni con cui è più difficile misurarsi, si può vedere che spesso l’adolescente in questione

  • quando perde si arrabbia,
  • se lo si interrompe mentre gioca si arrabbia
  • e se lo si critica rispetto al tempo passato sul gioco si arrabbia.

Possiamo pensare che quest’ultimo elemento sia particolarmente importante perché è qualcosa che permette di intravedere quale funzione svolga questo gioco nella sua vita.

Funzione della dipendenza da Fortnite nell’equilibrio del ragazzo

Per quanto alcuni videogiochi (e Fortnite in particolare) abbiano il potere di calamitare l’attenzione dell’adolescente non bisogna nemmeno dimenticarsi che se il gioco ha tutto questo effetto su di lui è perché si è creata una sintonia fra il gioco e la persona dell’adolescente.

Cioè è del tutto probabile che quell’adolescente trovi nel gioco la risposta ad alcune difficoltà che non riesce a risolvere in altro modo.

Ad esempio, quando lo si tocca sul vivo, cioè quando si va a criticare il suo rapporto con il gioco, frequentemente si arrabbia.

Ha senso intendere questa rabbia non solo come l’attaccamento nei confronti di qualcosa che fa nel tentativo di ottenere delle sensazioni piacevoli, ma anche come la frustrazione di non riuscire a comunicare ai genitori il messaggio che il suo giocare sia qualcosa di importante.

Frustrazione che in realtà è doppia, perché rappresenta anche l’odio davanti alla percezione di un proprio malessere.

Dunque, quello che vediamo nella pratica è che manifestazioni emotive forti sono spesso collegate sia al giocare stesso che alle motivazioni che spingono al giocare.

Davanti a queste manifestazioni emotive, la domanda più utile diventa:

A quale tipo di bisogno psicologico può rispondere un gioco come Fortnite?

Proviamo di nuovo a partire dall’esperienza concreta.

Si vede, ad esempio, l’adolescente che si arrabbia quando lo si interrompe durante una partita che sta giocando in compagnia di amici (online).

Perché un sentimento tanto forte?

La competizione in sé, da un lato, può essere importante perché fornisce all’adolescente l’occasione di riuscire bene in qualcosa su cui poter avere la percezione di avere un parziale controllo.

Gioco e più gioco miglioro, ma allo stesso tempo il fatto che il tipo di armi che trovo sia determinato dal caso mi lascia lo spazio di dire, se ne ho bisogno, che se ho perso non è colpa mia, ma è colpa della sfortuna ed è una cosa cui posso rimediare con un’altra partita“.

Quell’adolescente può avere la sensazione che nella vita di tutti i giorni, invece, questa seconda chance non sempre ci sia. Questo, allora, per alcuni adolescenti diventa uno dei meccanismi principali di costruzione della propria autostima cioè di un’immagine di sé positiva caratterizzata da una percezione di competenza e da un ragionevole numero di successi.

Questo elemento può diventare particolarmente rilevante negli adolescenti caratterizzati da una scarsa autostima, che ritrovano in Fortnite l’occasione di mettersi alla prova in un ambiente sicuro.

Un altro aspetto fondamentale di Fortnite è quello di poter stabilire poi dei rapporti di una certa intensità con dei compagni di battaglia e con cui condividere sia l’esperienza del gioco e sia, più in generale, del tempo in cui si sta volentieri assieme.

In questo tempo, come sempre accade fra adolescenti, un po’ ci si mostra, un po’ ci si nasconde e ci si confronta allo scopo di crescere.

Sintomi di dipendenza da Fortnite: normalità e difficoltà

Quelli che ho appena descritto non sono di per sé dei modi patologici di utilizzare Fortnite, anzi.

Presi nelle giuste dosi, rappresentano la normale amministrazione per molti adolescenti.

Quello che li rende eventualmente patologici è il fatto che in alcuni adolescenti questi utilizzi rappresentino delle vie esclusive, vissute con eccessiva intensità .

Soprattutto, possono essere vissute come una sorta di ultima spiaggia da parte dell’adolescente stesso che può sentire di aver bisogno dell’anonimato e della protezione che possono garantire i rapporti a distanza mediati da Fortnite.

Un adolescente che si comporta così è qualcuno di fondamentalmente molto spaventato dall’opinione che gli altri potrebbero avere di lui. (Elemento caratteristico di molte problematiche relative alle sfere dell’autostima e delle relazioni sociali)

Quell’adolescente che si attacca Fortnite nel tentativo di dare una spinta alla propria crescita spesso lo fa perché sente che i risultati nelle battaglie online gli danno un certo senso di sicurezza e ha bisogno di accumulare esperienza di questo tipo prima di pensare di potersi esporre, eventualmente, nel mondo offline.

Insomma l’aspetto fondamentale è che è vero che Fortnite è un meccanismo potente ma non più potente dei meccanismi emotivi che possono spingere l’adolescente ad abusarne.