Non avere amici: psicologia – È normale non avere amici?

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affrontare la questione di non avere amici o di non averne abbastanza può essere difficile perché qualcosa di cui ci si vergogna oppure ci si dispiace.

È un po’ come se si pensasse che si tratta di qualcosa di cui si è responsabili.

Questo è un aspetto particolare della questione, perché è questa sensazione di responsabilità a rendere scottante il problema. Si rischia di pensare di essere la causa dai propri mali e così il tema rischia di diventare quasi inavvicinabile perché emotivamente troppo carico.

Non avere amici: colpe o cause?

Insomma quando ci si dà la colpa di qualcosa del genere può diventare molto più difficile a prendersene carico sul serio.

Gli aspetti della questione di non avere degli amici di cui è più difficile prendersi carico sono quindi proprio quelle cose che si considerano le cause che hanno generato la situazione, diciamo così, di isolamento.

Si sente che tutto questo dipende da sé, nel senso che si tende a pensare che dipendada come si è fatti come persone.

Ovviamente questi fattori di personalità a cui si può attribuire tutta la responsabilità non sono gli unici fattori in gioco.

  • Situazioni contingenti come
  • un trasferimento in un’altra città
  • il cambiamento dell’ambiente di lavoro
  • l’interruzione di una relazione sentimentale che dura da anni in cui magari si sono condivisi per lungo tempo gli stessi gruppi di amici

sono alcune delle condizioni esterne che possono influenzare la possibilità di creare facilmente delle nuove relazioni.

Mentre se succede una di queste cose si tende a non farsene una colpa, però, quando si pensa agli aspetti della propria personalità che possono rendere più difficile farsi degli amici si tende ad essere meno generosi con se stessi.

In realtà, è particolarmente particolarmente importante trattare con un certo riguardo proprio queste parti di sé di cui si farebbe volentieri a meno, perché è molto probabile che si tratti di aspetti della propria personalità che hanno un ruolo piuttosto importante nella propria vita e che quindi in nessun caso potrebbero essere smantellati in quattro e quattr’otto.

Non avere amici: psicologia

Ecco qualche esempio per capire meglio perché queste componenti della personalità sarebbero così strettamente legate a chi si è come individui:

  • Ci sono delle persone che tendono a pensare di non meritarsi l’attenzione degli altri e anzi a sentirsi spesso quasi come se fossero alle loro dipendenze. Sentono cioè di doversi comportare soprattutto come gli altri desiderano e si aspettano e questo può diventare così pesante e così difficile da sopportare che diventa preferibile chiudere i battenti e concedersi di non ascoltare più quelle che si percepiscono come delle richieste pressanti. Si tratta possiamo dire di persona che sono caratterizzate da uno stile relazionale di tipo depressivo.
  • Ci sono nelle altre persone che invece si aspettano che gli altri avranno soprattutto delle opinioni negative su di loro e queste persone quindi possono preferire tenersene a distanza per paura che l’incontro faccia scaturire in loro un profondo senso di vergogna. Queste persone possono essere caratterizzate da delle aspettative ansiose che riguardano i loro rapporti sociali oppure possono tendere a vivere una vita prevalentemente solitaria e ritirata.
  • C’è poi chi tende a non avvicinare gli altri per un senso di sfiducia di fondo. Si tratta di un atteggiamento che può assumere varie sfumature dalla difficoltà ad aprirsi che caratterizza chi si attende di venire maltrattato e abbandonato nell’indifferenza da parte di un altro non interessato ad altre situazioni in cui una persona ogni volta che incontra una potenziale amico deve fare i conti con una profonda insicurezza. Questa insicurezza spesso origina da esperienze di vita che assumono un valore traumatico e costruiscono in chi le sperimenta un senso urgente di sfiducia nei confronti degli altri tutti. Si tratta di persone che hanno un’autostima estremamente carente.

Non avere amici: prendersi cura di sé per potersi avvicinare agli altri

Questi diversi elementi che danno origine alle difficoltà nel campo dell’amicizia si trovano in misura diversa in diverse persone, mescolati fra di loro e talvolta in modo poco chiaro.

Il punto non è tanto questo.

Il punto è che ciascuna di queste caratteristiche non è solo un ostacolo ma è anche un modo per cercare una soluzione davanti a delle difficoltà personali.

Se ad esempio faccio fatica a sentire che gli altri possono essere interessati a me, questo pensiero ha per lo meno un vantaggio: mi mette al riparo da situazioni dolorose che potrei non essere in grado di gestire.

È chiaro che avere paura del contatto con gli altri mi porterà ad avere maggiori difficoltà nel momento in cui desidero avvicinare qualcuno per farmelo amico. Allo stesso tempo però il fatto stesso di avere degli amici entra in conflitto con l’esigenza, reale e concreta, di proteggersi dalle altre persone.

Questo non è una specie di errore da eliminare; si tratta di una forma di autotutela da un’esperienza che non si sarebbe probabilmente in grado di gestire in altro modo.

La questione fondamentale è che

  • il problema potrebbe non essere tanto quello di trovare una strategia per accaparrarsi dei nuovi amici
  • ma di lavorare su quelle condizioni che si oppongono al normale processo di avvicinamento agli altri e ai tentativi di approfondimento del rapporto che puntano al suo approfondimento e a diventare, eventualmente, amici.

Insomma la questione è che diventa molto più facile avvicinarsi agli altri nel momento in cui ci si è presi cura di sé.