Psicologo Psicoterapeuta Selvazzano Dentro

Psicologo Psicoterapeuta Selvazzano Dentro e Online

Dott. Matteo Albertinelli e collaboratori

Cerchi uno psicologo a Selvazzano Dentro?
Sono uno psicologo e psicoterapeuta con sede a Selvazzano Dentro (nella frazione di Tencarola, alle porte di Padova).

Una parte significativa delle attività dello studio si svolgono online, inoltre, oltre che nella sede fisica e online mi affiancano dei collaboratori che completano le competenze offerte dallo studio.

Ricevi l’aiuto che fa per te

Quando si cerca uno psicologo, la compatibilità che si riesce ad avere con il professionista è probabilmente l’elemento che più influenza la buona riuscita di una psicoterapia o di altre forme di aiuto psicologico. (Si tratta inoltre di un fenomeno ampiamente studiato nella letteratura scientifica sulla psicoterapia con il termine “alleanza di lavoro” o “alleanza terapeutica”).

Prima di tutto, è necessario sentire che la persona che si ha davanti ha le competenze giuste.
Poi, è necessario sentire che si riesce a lavorare bene insieme, dato che il lavoro psicologico passa in larga parte per la sintonia che si crea con lo psicologo stesso.

Oggi, una ricerca online è spesso il primo passo di questo percorso.
Tanto vale esserne entrambi consapevoli e sfruttare questo aspetto a nostro favore.
(Dico questo anche perché non è raro che qualcuno mi contatti ammettendo con un certo imbarazzo di aver scelto di farlo dopo aver visto qualche mio contenuto online, quasi come se avesse spiato… una cosa messa lì apposta per essere guardata! Insomma, meglio iniziare risparmiandosi un imbarazzo che è molto cortese ma non necessario).

Cosa troverai?

Come premettevo all’inizio, sono uno psicologo e psicoterapeuta formato a Padova (Università di Padova e Scuola di Psicoterapia Coirag) che esercita nella sua sede fisica di Tencarola, frazione di Selvazzano Dentro, alle porte di Padova e online.

Ho deciso di dedicare sostanzialmente tutta la mia vita lavorativa alla consulenza psicologica e alla psicoterapia. Questo significa che ho fatto la scelta di lasciare ogni attività diversa, come la partecipazione alla redazione della rivista specialistica Gruppi, collaborazioni continuative con le associazioni che mi hanno formato come psicoterapeuta (Asvegra e Coirag) o la conduzione di focus group nelle scuole con Lilt.
Si tratta sicuramente di cose che sono state importanti e formative, ma credo che sia meglio non fare altro che il lavoro in studio, per riuscire a farlo al meglio.

In un’altra pagina ho scritto alcune informazioni in più sulla mia storia professionale; il punto fondamentale, però, è quello di permetterti di capire se le caratteristiche del mio studio sono adatte a te.

A questo proposito, è utile che tu tenga presente alcune delle caratteristiche fondamentali di quello che posso fare per te.

Tipo di lavoro psicologico: psicoanalitico

Sono uno psicoterapeuta di formazione psicoanalitica. In breve, questo significa che l’obiettivo del lavoro sarà quello di individuare gli automatismi che stanno alla base di pensieri, emozioni ed azioni problematiche, allo scopo di mettere una persona nelle condizioni di trovare da sé pensieri, espressioni emotive ed azioni alternative. Se trovate in autonomia, tendono ad essere più durature nel tempo e si impara più facilmente a trovare da sé soluzioni anche a problemi diversi da quelli affrontati nel corso della psicoterapia.

Un altro aspetto fondamentale della psicoterapia psicoanalitica è che tradizionalmente si tratta di un tipo di cura particolarmente utile quando il focus principale sono questioni di natura emotiva e relazionale.

Competenze specifiche. Adulti e adolescenti

Coerentemente con quest’ultimo punto, le mie competenze si sono presto concentrate nella cura dei sentimenti depressivi, dell’autostima e delle esperienze di difficoltà di socializzazione.

Alcuni di questi aspetti sono particolarmente centrali nella vita psicologica degli adolescenti ed è stato questo uno degli aspetti fondamentali che mi hanno indirizzato verso una particolare attenzione proprio ad occuparmi di difficoltà psicologiche dell’adolescenza (oltre a mie caratteristiche di personalità che ho avuto il piacere di scoprire con il tempo. Mi sono cioè scoperto più compatibile con molti adolescenti di quello che pensavo).

L’approccio psicoterapeutico agli adulti e agli adolescenti è diverso per alcuni aspetti fondamentali.

Ad esempio, con gli adolescenti è spesso utile essere più “supportivi”, cioè dare conferme ed essere disponibili ad essere generalmente più attivi nel rapporto. Questo atteggiamento trova la sua giustificazione nella necessità di gestire assieme ad un ragazzo una fisiologica minore resistenza psicologica rispetto a quella che ci si può attendere da un adulto.

Non è sempre utile essere altrettanto “supportivi” con gli adulti, in quanto si rischia di inibire lo sviluppo delle risorse psicologiche che quell’adulto è venuto a sviluppare.

Credo che l’esperienza con le diverse modalità di funzionamento legate ad età diverse mi sia molto d’aiuto nell’individuazione della risposta terapeutica più affine ad una specifica persona.
In breve: indipendentemente dalla nostra età anagrafica, in ciascuno di noi possono prevalere aspetti infantili, adulti o adolescenziali e in un dato momento è utile che un terapeuta abbia solidi appigli che gli suggeriscano come dosare un atteggiamento più supportivo o più stimolante proprio in risposta all’emergere delle diverse parti di sé di chi ha davanti.

Credo inoltre che anche la mia esperienza con livelli di difficoltà diversi, cioè con difficoltà psicologiche significative (ad es. quelle di natura psicotica) e con problemi della vita quotidiana (come quelli legati alla genitorialità) abbia la stessa funzione: creare una buona sintonizzazione con le persone e fornirmi una cassetta degli attrezzi ricca e coerente.

Quindi questo è il miglior studio di psicoterapia possibile?

Chiaramente, qui sopra ho descritto alcuni di quelli che ritengo essere i miei punti di forza fondamentali, in questo lavoro:

  • l’essermi dedicato completamente alla psicoterapia,
  • la focalizzazione su alcune aree specifiche,
  • l’aver cercato un’esperienza clinica capace di integrare competenze diverse.

Essere soddisfatto del proprio lavoro non significa però che io sia ciò di cui tutti hanno bisogno.

Come scrivevo più sopra, una volta assicuratisi della competenza di uno psicologo, è utile provare a capire se ci si può sentire in sintonia con lui. Che si tratti di un lavoro di consulenza di breve durata o di una psicoterapia magari di più lungo impegno, in ogni caso si tratta di una persona con cui si condivideranno questioni intime. Meglio fare il possibile per sentirsi autenticamente compresi e aiutati.

Questo principio è quello che mi ha spinto ad allargare le attività dello studio attraverso la collaborazione con altri colleghi che completino l’offerta dello studio con caratteristiche e competenze complementari alle mie.

Se né io né i miei colleghi abbiamo quello di cui hai bisogno tu, ti verrà indicato dove rivolgerti (dandoti un riferimento quando possibile o indicandoti perlomeno dove cercare).

Sono felice del lavoro che faccio e per me è essenziale onorarlo aiutando davvero una persona a trovare ciò che fa per lei. (Si tratta, tra l’altro, di un obbligo chiaramente stabilito dal codice etico degli psicologi).

Come faccio a sapere se fa per me?

Prima ho elencato alcune delle cose di cui mi occupo più spesso e in cui sono più competente (depressione, autostima, problematiche legate alla socialità, adolescenza).

Questo vuol dire che devi già sapere precisamente di cosa hai bisogno, prima di contattarmi?
Sarebbe impossibile, ovviamente.
Nonostante consultando i contenuti messi online da un professionista si riesca a farsi una prima immagine di lui, del suo modo di fare e anche di alcune delle cose di cui si occupa, è impossibile che il quadro sia completo.

Ad esempio, per chi soffre di ipocondria può essere molto poco intuitivo fare un collegamento fra la propria paura di stare male fisicamente e i sentimenti depressivi che spesso vi sono legati.

Altro esempio: non tutte le manifestazioni ossessive possono beneficiare dello stesso tipo di intervento psicoterapeutico. “Qual è il più indicato per me?”

Oppure, ancora, se si vivono problematiche di natura relazionale, queste possono essere prevalentemente legate alla rappresentazione più o meno positiva che si ha di sé e degli altri (quindi all’autostima).

La questione non è essere capaci di fare un’autodiagnosi, ma potersi fidare che la persona che contatterai saprà indicarti la direzione più corretta per te, anche se questo volesse dire rivolgersi altrove.

Il mio desiderio è di offrire il mio aiuto nelle situazioni in cui posso fare la differenza. Per tutto il resto ci sono i colleghi che collaborano con me o i colleghi competenti con cui è solo positivo e vantaggioso costruire una rete di fiducia reciproca.

Quale tipo di aiuto?

Un’altra domanda che solitamente si fa chi è alla ricerca di uno psicologo psicoterapeuta è quella relativa la tipo di aiuto che potrà ricevere. “Come funziona?“.

Questa è una cosa che può essere prudente darsi il tempo di determinare.

Se spesso, mentre sono al telefono con una persona che mi dà alcuni elementi fondamentali che descrivono la sua situazione, credo di avere già una direzione chiara in mente e di solito effettivamente le cose vanno in quel modo (per fortuna! Altrimenti l’esperienza non servirebbe a nulla!): nonostante questo, non è una buona idea iniziare prima di essersi dati lo spazio di alcuni colloqui iniziali in cui fare un inquadramento e stabilire, eventualmente, quale lavoro impostare.

[I colloqui iniziali solitamente sono tre; nel caso degli adolescenti, questi vengono preceduti e seguiti da un colloquio con i genitori].

Nella maggior parte dei casi, le persone cercano e necessitano di un lavoro psicologico individuale, che può essere più improntato sul versante del sostegno psicologico/consulenza o su quello psicoterapeutico vero e proprio. Questa distinzione ha senso fino ad un certo punto, in quanto si tratta di elementi che sono sempre presenti entrambi: bisogna capire, semmai, quale sia il “dosaggio” più adeguato in una specifica situazione.

Ad alcune persone che cercano una cura individuale, però, può essere desiderabile proporre la psicoterapia di gruppo. L’obiettivo finale -stare meglio- è lo stesso ma cambia il modo di arrivarci. Alcune persone, cioè, parlano delle proprie difficoltà in termini prevalentemente relazionali e sperimentare quelle difficoltà proprio in termini relazionali può essere particolarmente d’aiuto.

In modo simile, a volte la strategia di aiuto più efficace può essere formulata all’interno di colloqui di coppia o familiari. Si tratta di opzioni meno frequenti, però, che sono più spesso direttamente richieste da una coppia/famiglia o sono legate alla richiesta di cura di un familiare (ad es. un figlio per cui è utile prevedere colloqui familiari in affiancamento o in sostituzione di quelli individuali).

In nessuno di questi casi uno psicologo decide da solo: la scelta del formato nasce da uno scambio.

Credo che la mia formazione ed esperienza mista di psicoterapeuta individuale e di gruppo mi sia utile proprio per aiutarmi a trovare la formula di aiuto giusta per la persona specifica che ho davanti. Avere esperienza di formati diversi mi aiuta a fare particolare attenzione a quanto sia poco utile pensare che ci sia un unico metodo che fornisce tutte le soluzioni. In un certo senso, è vero il contrario: bisogna in qualche modo reinventare il metodo per ciascuna persona diversa.

Il mio approccio alla psicoterapia a distanza parte dallo stesso principio: si può scegliere una psicoterapia a distanza, ad esempio, o perché si desidera essere seguiti da una persona specifica, fisicamente distante, o semplicemente perché si riesce a lavorare meglio così. Insomma, per alcune persone ha senso fare molti chilometri per venire in studio, per altre può essere una buona opzione un colloquio a distanza anche se fisicamente vicini.

Il punto, di nuovo, è quello di trovare la modalità di lavoro più adatta ad una specifica persona.

Tu di che cosa potresti avere bisogno?

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Lo scopo della telefonata è di capire di cosa hai bisogno e come posso soddisfare questo bisogno.
In alcuni casi è molto breve, giusto il tempo necessario per fissare un colloquio. Questo accade soprattutto quando una singola persona desidera parlare di una questione specifica.
In altri casi è necessario capire quale sia il punto di partenza corretto. Questo accade tipicamente quando sono coinvolte altre persone, come ad esempio un figlio o un partner. Potremo dover decidere chi verrà al primo colloquio.
Sarà poi necessario capire chi si occuperà di te, se io (dott. Matteo Albertinelli) o un collega collaboratore: ciascuno di noi ha competenze e capacità specifiche e potrebbe essere più indicato in una situazione piuttosto che in un’altra. In ogni caso verranno rispettate le tue eventuali preferenze: la cosa importante è essere sicuri di massimizzare le possibilità di esserti di aiuto e di fare una scelta consapevole del professionista.

Se nessuno di noi dovesse avere le competenze di cui hai bisogno questo ti sarebbe comunicato e faremo il possibile per darti i riferimenti di un professionista più adatto alle tue necessità.

Lo studio si trova in Via Timavo 28, a Tencarola di Selvazzano Dentro (PD).

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