Desiderio di morire: depressione?
Quando ci si accorge di pensare che si vorrebbe morire, ci si spaventa. Molto.
Se si viene investiti da un forte senso di allerta, è perché il desiderio di morire può svolgere un’importante funzione di allarme.
Può essere un modo per dirsi che “le cose non possono continuare in questo modo“.
Sfortunatamente, questo non è l’unico effetto dei pensieri legati alla morte e al suicidio, come ben sa chi li sperimenta.
Quando sono caratteristici di una condizione di depressione possono rappresentare un segnale importante di crisi.
Desiderio di morire: depressione? Identificare questi desideri
Il desiderio di morte può assumere forme diverse, solitamente pensieri, fantasie, idee o veri e propri piani di morte.
Le persone che mi descrivono questa esperienza si spaventano soprattutto quando si hanno delle visualizzazioni, delle immagini mentali in cui ci si vede morti o vittime di incidenti, o in cui ci si figura la propria di uccisione.
Al contenuto inquietante si aggiunge la caratteristica spaventosa di essere improvvisamente e incomprensibilmente invasi da un’immagine che si sente estranea.
Questi pensieri possono riguardare anche quello che accadrebbe dopo la morte: il funerale, la reazione degli altri, il testamento.
Si tratta di pensieri che non si accompagnano però a dei progetti concreti, ma sono percepiti come qualcosa di invadente e disturbante.
È sicuramente concreta, però, la sofferenza che prova chi si trova a pensare che preferirebbe essere morto piuttosto di soffrire così tanto.
Quando a questi pensieri si aggiunge la pianificazione di come la morte potrebbe avvenire c’è un elemento in più: quella situazione di estrema negatività sta diventando veramente intollerabile.
Il desiderio di morire testimonia in ogni caso uno stato d’animo molto negativo, un campanello d’allarme che deve far pensare che è successo qualcosa che crea un ostacolo alla propria capacità di stare bene. Qualcosa di serio.
Desiderio di morire: depressione o altro?
È normale che gli stati mentali molto dolorosi e negativi in cui si trova chi avverte il desiderio di morire facciano pensare alla depressione.
Se non sempre si tratta di qualcosa che accade in una persona che soffre di quella che può essere chiamata ” depressione” dal punto di vista clinico, chi fa questo tipo di esperienza vive sicuramente un’ “esperienza di depressione“.
Un episodio che ha a che fare con la depressione?
Vuol dire che è più o meno grave? Questo si può capire solo guardando al caso specifico.
Sicuramente, però, va detto che questo tipo di esperienza è più frequente nelle persone clinicamente depresse.
Facciamo un alcuni esempi per capire meglio:
Paola da alcuni mesi non prova davvero nessun piacere all’idea di uscire con amici. A malapena si sente confortata dalla vicinanza del marito. Va al lavoro in modo automatico, come un robot, svolge i propri incarichi con l’unico desiderio di tornare a casa e stare in silenzio, sotto le coperte.
Si trascura, vuole solo stare tranquilla, in pace, sola. Si preoccupa solo del fatto che non riesce ad essere veramente contenta neanche quando si occupa del figlio di quattro anni, a cui vuole tanto bene.
È il marito a spingerla a farsi vedere da uno psicologo. Le accetta l’idea.
Dopo iniziato a conoscere il professionista, si sente abbastanza tranquilla da confidargli un’idea che le mette sempre addosso un grande senso di disperazione. Si immagina, talvolta, di finire schiacciata da un casa che le crolla addosso, o di lasciarsi cadere dalla terrazza di qualche palazzo.
Alcuni sintomi caratteristici fanno pensare che Paola dovrà occuparsi di affrontare la propria depressione.
Il desiderio di morire può essere presente in altre e diverse situazioni.
In un altro articolo ci siamo occupati di distinguere paure simili nella depressione e nelle situazioni di disturbo ossessivo-compulsivo, mentre qui proponiamo una situazione diversa:
Piero è sempre stato abituato a pensare di essere una persona indipendente, libera, che faceva il più possibile quello che le pareva.
Ha sempre pensato al lavoro (ha un piccolo negozio di articoli sportivi) come ad una fonte di noie, certo, ma soprattutto di occasioni per incontrarsi con altri appassionati di sport, come lui, energico ciclista.
Si è approcciato alla propria vita amorosa con la stessa spensieratezza: l’amore ora viene, ora va.
Ha concluso da poco una relazione piuttosto seria. Lui e la compagna si sono lasciati di comune accordo: non erano più felici, e su questo Piero è d’accordo.
Gli è capitata, però, una cosa assolutamente mai provata prima: nell’ultimo periodo prova un forte senso di ansia e pensa insistentemente “Starei meglio morto.”. Si improvvisamente davanti ad immagini di sé che viene travolto da un tram, senza poterlo anticipare.
Si spaventa e preoccupa moltissimo- Quando è solo si sente anche mortificato e triste, all’idea di avere certi pensieri. È a questo punto che chiede aiuto.
Una persona come Piero davanti a questa esperienza sconvolgente potrebbe iniziare a preoccuparsi di essere depresso, ma non ritrovarsi nella descrizione di una persona depressa. Piero però è qualcuno che ha avuto un’esperienza di depressione: nel senso della perdita di una relazione importante e anche nel senso di un improvviso cambiamento delle visione del mondo.
Un’esperienza del genere può avere effetti concretamente distruttivi su di una persona, e portare al centro della sua esperienza degli episodi di disperazione.
Desiderio di morire: depressione? A cosa fare attenzione.
Si tratta di esperienze che possono capitare, queste, esprimendo una situazione di particolare difficoltà.
In altri casi, invece, sono il campanello di allarme di situazioni protratte lungamente nel tempo (anche in forma nascosta). Ci sono condizioni di vita che meritano un’attenzione particolare:
- Un aspetto importante da tenere in considerazione, quando compaiono, è quanto soggettivamente disperato, in pericolo o triste si senta chi li sperimenta.
- Quanto la situazione di vita attuale sia stressante o se ci siano stati eventi importanti (un lutto, malattia, cambiamenti nella vita sentimentale).
- Se la persona abbia sperimentato, in passato, difficoltà psicologiche che potrebbero riemergere.
- Situazioni di solitudine e isolamento.
- Malattie, dolore o condizioni mediche croniche (che possono essere legate a depressione o meno).
- Difficoltà legate a sostanze stupefacenti e droghe.
- Difficoltà sul lavoro, economiche, legali.
- Difficoltà legate allo studio.
- Bullismo.
- Esperienza di trauma psicologico.
Queste condizioni rischiano seriamente di favorire i pensieri legati al suicidio e alla morte.
È inoltre molto importante cogliere alcuni segnali di peggioramento:
- Sensazione di disperazione
- Sensazione di non poter migliorare la propria situazione.
- Ansia acuta.
- Peggioramento nell’abuso di sostanze.
- Maggiore assunzione di alcolici.
- Parlare di morte e suicidio con altre persone.
- Isolarsi.
- Disinteressamento per i propri beni materiali.
- Disinteressamento per la propria salute e mettere in atto azioni che manifestano indifferenza verso la propria salute (correre rischi con l’automobile, disinteressarsi delle conseguenze delle proprie azioni, mettersi in situazioni di pericolo)
- Umore instabile.
Quando succedono queste cose, diventa davvero necessario intervenire.
Desiderio di morire: depressione? Cosa fare.
C’è sempre qualcosa che spinge chi fa questo tipo di esperienza a cercare aiuto.
Un moto di affetto verso di sé o verso le persone care. La speranza che meglio di così si può stare.
Prendersi cura di sé, per una persona depressa o che vive una forte esperienza di depressione, non è semplice.
Come psicologo, so quanto costi trovare le energie per questa spinta e quanto sia importante il passo che porta chi soffre di depressione a capire come curarla.