Ossessione per il corpo e l’aspetto fisico

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[La parte che riguarda la palestra inizia a: 14:40. Dott. Matteo Albertinelli, Dott.ssa Sara Pontani.]

Nella società contemporanea, la maggiore consapevolezza dei vantaggi di un corpo sano e le maggiori possibilità di raggiungerlo hanno reso il tema dell’ossessione per il corpo e l’aspetto fisico estremamente sentito. L’attenzione alla salute è diventata una priorità per molte persone, e contemporaneamente l’immagine fisica ha acquisito un ruolo sempre più importante nella vita di ognuno.

Ossessione per il corpo e l’aspetto fisico: perché?

Negli ultimi anni, la consapevolezza dell’importanza di mantenere uno stile di vita salutare è cresciuta in modo molto significativo. Questa consapevolezza ha spinto molte più persone che in passato a prendersi cura del proprio corpo attraverso l’esercizio fisico e la cura dell’alimentazione.

Come accade sempre nel campo della psicologia, però, gli stessi meccanismi che possono sostenere processi di pensiero e comportamenti utili possono anche portare un individuo a sviluppare pensieri e condotte che diventano fonte di sofferenza.

Preoccupati per il corpo

Parallelamente all’attenzione per il corpo come elemento di cura della propria salute, oggi c’è un’enfasi crescente sul corpo come presentazione di sé, immagine.
In quest’ottica, si rischia di trasformare l’attenzione per l’aspetto fisico in una sorta di culto dell’aspetto fisico, in cui l’immagine diventa uno strumento di valutazione e successo personale.

Ciò può portare alcune persone a una vera e propria ossessione per il corpo, in cui la ricerca della perfezione estetica diventa una priorità. Tipicamente, sono più esposte a questo rischio le persone che hanno difficoltà che riguardano la sfera dell’autostima e che collegano all’immagine del proprio corpo forti sentimenti di vergogna.

Ossessione per il corpo e l’aspetto fisico: autostima

Fra i professionisti della salute mentale è diffusa l’idea che le difficoltà di autostima siano fra le dinamiche più centrali per le persone che si rivolgono a loro.

[Per Freud, ad esempio, non era così: descriveva le difficoltà di molte delle persone che vedeva soprattutto in termini di conflitto fra desideri inconsapevoli e la loro censura. Ad oggi non c’è consenso sulla causa di questa diversa impostazione: sono cambiate le persone o è cambiato il modo di descriverle? In ogni caso, oggi il tema dell’autostima è sicuramente qualcosa di centrale per molti di noi.]

L’immagine che una persona ha di sé stessa, in particolare del proprio corpo, può influenzare significativamente il suo benessere psicologico.
Questo è chiaro. Solitamente, non si pensa che può essere vero anche l’inverso.

Si può essere ossessionati dal proprio corpo come strategia per gestire la propria autostima globale.

Il valore che si attribuisce al corpo e il valore che il mondo intorno a noi vi attribuisce possono genere sentimenti negativi e un’immagine negativa di sé. Allo stesso tempo, però, pensare che il proprio corpo non vada bene e cercare di modificarlo (ad esempio tramite l’esercizio fisico) può diventare una strategia inconsapevole di gestione della propria autostima.

Se miglioro il mio corpo, divento migliore e ho più stima di me.”

L’ossessione per il corpo può diventare quindi sia una forma di autovalutazione continua e di ricerca dell’accettazione sociale, sia un modo per occuparsi di se stessi. Un modo per pensare a se stessi.

Fra cura di sé e ossessione

La cura del corpo può essere sia un’ossessione che una soluzione.

  • Può servire sia a ricordarsi quanto si è imperfetti e obbligati a compiere ogni sforzo per distruggere i propri difetti,
  • sia a un modo per prendersi cura di se stessi.

La cura del corpo può essere, come è evidente, un modo per dedicare tempo ed energie a una sfera importante della propria identità. La palestra, ad esempio, è diventata un luogo in cui non solo perfezionare il fisico, ma anche socializzare e condividere l’interesse per la salute e l’aspetto fisico con altre persone. Anche i cosmetici hanno una natura ambivalente, se li vogliamo guardare in quest’ottica: servono sia a nascondere i difetti di cui ci si vergogna che a valorizzare aspetti di sé di cui si è contenti.

Quasi ogni attività e processo psicologico può affossarci o innalzarci, dipende da quali sono le dinamiche presenti in noi e quali le condizioni di vita in cui viviamo.

[Se abbiamo difficoltà di carattere depressivo, dell’autostima o delle relazioni, ad esempio, queste possono avere un’influenza sul rapporto con il nostro corpo.]

Sebbene sia importante prendersi cura del proprio corpo per mantenere una buona salute, è cruciale riconoscere i limiti di questa attenzione. L’ossessione per il corpo può diventare dannosa quando le diamo un potere totalizzante, come se investissimo su un corpo bello e prestante nel tentativo di risolvere ogni problema.

Concentrarsi esclusivamente sull’immagine fisica può portare a un senso di insoddisfazione costante, in quanto i cambiamenti estetici possono essere difficili da raggiungere o mantenere nel tempo. Particolarmente quando si vive un periodo di fragilità, queste caratteristiche (normali!) della cura del corpo rischiano di mandare un segnale negativo anche in termini di autostima: “non sei capace, non ti dai abbastanza da fare, non ce la farai, etc…“.

Oltre l’ossessione per il corpo e per l’aspetto fisico

Una buona prospettiva per affrontare l’ossessione per il corpo viene dallo sviluppare una prospettiva più equilibrata sull’autostima.

Bisogna chiedersi:

Sono capace di trattare l’aspetto esteriore e il rispetto che ho per me stesso come due cose separate, o in fondo, i sacrifici consistenti che faccio migliorare la mia immagine sono legati alla speranza di poter dimostrare agli altri e a me stesso il mio valore?

So valutare con sufficiente obiettività e indulgenza le mie qualità personali, capacità e le mie relazioni, ad esempio?

Concentrarsi solo sull’aspetto esteriore può portare a una visione distorta di sé stessi ma non di certo perché non vada bene prendersi cura del proprio corpo: ciascuno decide da sé quanta importanza ha nella propria vita. Il problema è se al corpo diamo il compito di prendersi cura della nostra mente e dell’intero benessere della nostra persona.

Rischiamo, insomma, di sovraccaricarlo e, in definitiva, di non riuscire ad ottenere granché.